Protesi dentali
Ponti
Un ponte è un restauro fisso che sostituisce uno o più denti mancanti. E’ costituito da corone connesse ad elementi intermedi e viene cementato ai denti naturali (denti pilastro), dopo che questi sono stati opportunamente preparati.
Perché fare un ponte?
Quando mancano dei denti potrebbe essere indicata l’applicazione di un ponte per varie ragioni:
- per masticare correttamente
- per una buona salute orale
- per sorridere e parlare con disinvoltura
- per sostenere labbra e guance, mantenendo così la naturale forma del viso. La mancanza di denti può infatti indurre spostamenti della mandibola che possono conferire al viso un aspetto invecchiato.
La mancanza di uno o più denti influisce negativamente anche nel masticare e nel parlare.
Masticare solo da un lato può causare condizioni di stress ai muscoli della masticazione.
Parlare propriamente quando manchi qualche dente, può risultare difficile in quanto tutti i denti contribuiscono alla formazione dei suoni.
I denti sono “progettati” per completarsi a vicenda. Quando manca un dente, i denti rimasti, possono inclinarsi verso lo spazio vuoto. Il dente corrispondente dell’arcata opposta (antagonista), non trovando un appoggio può allungarsi, fuoriuscendo dall’osso.
In questi casi, la pulizia risulta più difficile; tessuto gengivale e osseo di sostegno si indeboliscono, aumentando il rischio di disturbi parodontali e carie con possibile perdita di altri denti.
Il ponte: le varie fasi
Per sostituire l’incisivo centrale mancante verrà utilizzato un ponte convenzionale a tre unità
I denti a lato di quello mancante vengono preparati per sostenere il ponte fisso
La struttura in metallo del ponte, con la quale verrà fusa la porcellana, viene provata in sede
Il ponte definitivo in porcellana viene posizionato sui denti e appena sotto alla gengiva
PREPARAZIONE
Inizialmente, il dentista prepara i denti che sosterranno il ponte, riducendone la superficie esterna, così da creare lo spazio per le corone che li ricopriranno.
PONTE PROVVISORIO (TEMPORANEO)
In attesa del ponte definitivo, si applica un ponte provvisorio di resina acrilica. Questo, oltre a proteggere i denti preparati, consente anche di abituarsi al cambiamento. Può essere un punto di riferimento, per aiutare a scegliere la forma e il colore del ponte definitivo.
IMPRONTA
Si prende poi un’impronta, che serve a fornire un modello dei denti preparati.
LABORATORIO
Dal modello ottenuto dall’impronta, il ponte viene costruito in laboratorio, tenendo conto delle istruzioni del dentista.
PROVA
Prima che il ponte sia ultimato, può essere necessaria qualche prova per valutarne il colore e/o la forma.
CEMENTAZIONE
Quando il ponte definitivo è pronte, il dentista lo prova, effettuandone gli eventuali ritocchi; una volta che voi e il vostro dentista sarete soddisfatti del lavoro ottenuto, il ponte potrà essere fissato con cemento apposito.
Intarsi
Si tratta di un manufatto protesico altamente estetico che costituisce una validissima alternativa alle classiche otturazioni in composito. Più precisamente, un intarsio è un restauro che viene cementato sulla parte masticatoria di un dente premolare o molare.
Gli intarsi permettono di salvaguardare la struttura dentale sana rimasta e di ricostruire con ottimi risultati estetici e funzionali, anche parti del dente estese. Costituiscono una valida alternativa alle otturazioni in denti danneggiati da carie o usura che tuttavia, non hanno bisogno di essere ricoperti con una capsula.
Un intarsio può essere fatto per varie ragioni:
- In alternativa ad un’otturazione molto grande, che potrebbe risultare non sufficientemente robusta.
- Per evitare l’uso dell’amalgama d’argento nelle otturazioni.
- Quando si voglia ottenere un’otturazione nei denti posteriori con un risultato estetico ottimale (intarsio di ceramica o di resina).
A sinistra: otturazioni in amalgama.
A destra: le otturazioni sono state sostituite con intarsi.
Di che materiale sono fatti gli intarsi?
Gli intarsi possono essere fatti d’oro, di ceramica o di resine composite. Fino a qualche anno fa, la tecnica degli intarsi era limitata all’uso dell’oro, ma attualmente l’utilizzo di materiali dello stesso colore del dente sono in grado di conferire ai restauri con intarsi, ottimi risultati estetici. Il materiale più adatto al caso sarà scelto in base ad esigenze estetiche, tenendo in considerazione anche il notevole carico masticatorio al quale i denti posteriori sono sottoposti.
Quando sono indicati?
Sono indicati particolarmente in caso di sostituzione di vecchie otturazioni in amalgama molto estese o in caso di denti con corona molto compromessa.
Quali vantaggi offrono in più?
Essendo costruiti in laboratorio sull’impronta dei nostri denti, ci permettono di ripristinare perfettamente l’anatomia, il colore e la funzione di ciascun elemento dentario.
Faccette in ceramica
Si tratta di una soluzione protesica che ci permette di ricoprire la superficie anteriore dei denti frontali con una sottile protesi in ceramica del colore desiderato.
Più precisamente, le faccette sono dei sottili gusci di ceramica o di altro materiale dello stesso colore dei denti naturali, che vengono cementati sui denti anteriori, e ne ricoprono la parte frontale. Esse vengono costruite in ambiente extraorale, seguendo l’impronta del dente.
Le faccette possono essere fatte per:
- Mascherare spazi tra i denti (diastemi), macchie permanenti, difetti dello smalto.
- Correggere leggere irregolarità ortodontiche.
- Rivestire denti anteriori scheggiati o usurati.
Faccette in ceramica: prima dell’applicazione
Faccette in ceramica: dopo l’applicazione
Come si applica la faccetta?
- La faccetta in porcellana verrà posizionata sull’incisivo centrale di sinistra macchiato.
- Lo smalto viene ridotto per aiutare a preparare lo spazio per la faccetta. Una volta terminata la preparazione, viene eseguita un’impronta del dente in oggetto, così da poter consentire la costruzione della faccetta in laboratorio.
- La restante superficie di smalto sul dente e la porzione interna della faccetta vengono incise e rivestite con un cemento, quindi la faccetta viene posizionata sul dente.
- Una volta posizionata, la faccetta viene polimerizzata per alcuni minuti.
- La faccetta appare come un dente naturale ed il tessuto circostante risulta in salute.
Protesi mobile totale o dentiera
La protesi mobile totale (dentiera), è indicata quando mancano tutti i denti di una o di ambedue le arcate dentarie (superiore ed inferiore); è costituita da denti artificiale di resina o di ceramica, inseriti su una base di resina di colore simile a quello delle gengive. La forma delle gengive e del palato su cui appoggia la protesi mobile, viene rilevata attraverso delle impronte, da vui verranno ricavati dei modelli per la sua esecuzione.
La protesi mobile totale viene normalmente eseguita quando ossa e gengive hanno raggiunto la completa guarigione.
Edentulia completa
Protesi completa
Protesi mobile totale immediata
E’ un tipo di protesi mobile totale che si utilizza quasi immediatamente dopo l’estrazione dei denti.
Vantaggi: si ha una protesi già durante il periodo di guarigione, che aiuta anche a proteggere la zona dell’estrazione da eventuali traumi provocati dal cibo. Favorisce un adattamento più rapido nel parlare e nel masticare.
Svantaggi: ossa e gengive, possono andare incontro a processi di riassorbimento, specialmente durante i primi mesi dopo l’estrazione dei denti, rendendo la protesi meno stabile e meno aderente. Potranno quindi, rendersi necessari la ribasatura o il rifacimento della protesi totale immediata, per una migliore aderenza alla nuova forma di ossa e gengive.
Overdenture
Quando in bocca sono presenti dei denti e/o delle radici ancora validi, questi potrebbero essere opportunamente preparati dal vostro dentista per fornire un appoggio ad una protesi mobile totale con maggiore stabilità, che in questo caso si chiamerà overdentue.
In mancanza di denti, potrebbe essere utile far ricorso all’implantologia per un’overdenture su impianti. Il vostro dentista saprà consigliarvi se un’overdenture può essere adatta nel vostro caso.
Ribasatura della protesi mobile
Serve per ridare alla protesi la stabilità e l’aderenza che aveva inizialmente, le quali diminuiscono a causa del naturale riassorbimento di osso e gengiva nel tempo. Si effettua aggiungendo un sottile strato di resina alla parte di protesi in contatto con la gengiva, dopo aver rilevato un’impronta.
La mia protesi mobile dovrà essere sostituita?
Con il passare del tempo, resina e denti della protesi possono usurarsi, per questo ogni otto – dieci anni circa, la protesi mobile totale ha bisogno di essere sostituita. Durante questo periodo, è probabile che osso e gengiva vadano incontro a processi di riassorbimento, rendendo le arcate dentarie più sottili: la stabilità della protesi mobile potrebbe così diminuire perchè troppo larga, provocando vesciche, infiammazioni e/o difficoltà masticatorie. In questo caso per ridare stabilità ed aderenza alla protesi sarà necessaria una ribasatura o, nei casi più gravi, il suo rifacimento.
Protesi mobile scheletrata estetica in nylon
Una protesi mobile scheletrata, è una protesi parziale rimovibile costituita da dei denti artificiali (che sostituiscono quelli mancanti), posizionati su una base di resina di colore simile a quello della gengiva. Questo tipo di protesi si connette ai denti naturali rimasti.
Un sorriso sano
Per mantenere un sorriso sano, è importante sostituire i denti persi: i denti sono infatti “progettati” per completarsi a vicenda.
Una protesi mobile scheletrata, sostituendo i denti mancanti, migliora il vostro sorriso, vi aiuta a masticare meglio, a parlare più chiaramente e, sostenendo guance e labbra darà al vostro viso un aspetto più giovane.
Subito dopo la perdita di un dente
Se il dente perso non viene sostituito, quelli vicini possono spostarsi, aumentando il rischio di malattia parodontale e/o la formazione di carie.