Domande frequenti sulla Laserterapia
In che modo il laser può aiutare chi deve fare un impianto dal dentista?
In implantologia il laser a diodo ci consente, dopo i 3/4 mesi necessari per l’osteointegrazione dell’impianto, di intervenire rapidamente e senza la necessità di anestesia per la procedura di “scappucciamento” dell’impianto e posizionamento della vite transmucosa di guarigione (operazione quasi sempre necessaria per ottenere poi la miglior estetica possibile della futura corona protesica da applicare sull’impianto stesso).
In cosa consiste la nuova tecnica di sbiancamento dei denti col laser?
L’azione sbiancante è ottenuta grazie all’applicazione, sulla superficie dentaria da trattare, di un gel contenente perossido d’idrogeno, a sua volta attivato dalla luce laser tramite un apposito manipolo che defocalizza il raggio. Grazie a questa attivazione il perossido d’idrogeno innesca il rilascio di ossigeno che opera la scissione dei doppi legami dei pigmenti presenti nei denti, decolorandoli.
L’uso del laser per attivare il perossido velocizza i tempi di applicazione riducendoli a circa 30 minuti.
La Parodontite si può curare col laser?
La presenza di sunguinamento spontaneo dalle gengive è spesso sintomo di gengivite profonda (parodontite = forte infiammazione dei tessuti di sostegno dei nostri denti e/o presenza di tasche parodontali)…
Il laser a diodo ci viene incontro per poter decontaminare la tasca parodontale dalla presenza dei batteri patogeni causa principale dell’insorgenza della parodontite. Sono sufficienti poche applicazioni di laser per alcuni secondi e successivo lavaggio con acqua ossigenata per risolvere quadri anche molto fastidiosi grazie all’avvenuta vaporizzazine del tessuto granulomatoso della tasca.
Si può utilizzare il laser per la rimozione delle macchie delle gengive?
La possibilità di rimozione di “macchie” sulle gengive è condizionata dalla diagnosi sul cosa e perché esse si siano formate…
Una causa frequente, specie in passato quando se ne faceva molto uso, è il tatuaggio provocato da grosse ricostruzioni in amalgama d’argento che, arrivando a diretto contatto con le gengive, ed essendo soggette ad un certo grado di ossidazione superficiale, causano alla lunga queste iperpigmentazioni molto difficili da eliminare anche dopo aver rimosso la vecchia otturazione in amalgama. L’utilizzo del laser a diodo in questi casi può essere di aiuto ma non è detto che possa essere risolutivo.
Si possono rimodellare le gengive col laser?
Spesso durante complesse cure dentarie il dentista per poter ricostruire adeguatamente alcuni elementi dentari particolarmente compromessi è costretto ad intervenire chirurgicamente sui tessuti molli che li circondano e cioè sulle gengive.
Ecco un caso in cui il laser a diodo è particolarmente utile: consente infatti al dentista di asportare il tessuto gengivale in eccesso con rapidità, senza sanguinamento, e soprattutto senza dover eseguire impegnativi lembi chirurgici e suture, grazie alla tecnologia laser che vaporizza il tessuto senza bruciarlo. Grosso vantaggio anche per il paziente che va incontro ad una rapida guarigione con pochissimo fastidio.