L'alitosi, comunemente detta alito cattivo, è frequente a tutte le età (dai bambini agli anziani) ed è caratterizzata da un odore sgradevole dell'aria emessa dal cavo orale. Sebbene ce l'abbiano sotto il naso, molte persone non sono consapevoli dell'odore del loro alito; per altre invece, l'alitosi può essere fonte di imbarazzo e disagio.
Se soffrite di alitosi, consultate quindi il vostro dentista, che può aiutarvi ad identificarne la causa e, se dovuta a disturbi di origine orale, sviluppare un piano di trattamento che vi aiuti ad eliminarla.
SCORRETTA IGIENE ORALE. Se non si attua una corretta igiene orale, le particelle di cibo che si depositano tra i denti, sulle gengive e sulla lingua, possono provocare cattivo odore e, favorire la crescita di microorganismi che producono i composti sulfurei volatili (VSC), responsabili dell'alitosi.
MALATTIA PARODONTALE. Alitosi o gusto sgradevole persistenti, sono alcuni dei segnali di malattia parodontale. La malattia parodontale è una condizione nella quale i batteri attaccano il tessuto che circonda e sostiene i denti, provocando un'infiammazione che, nei casi più gravi, può causare la perdita dei denti stessi.
CARIE. I batteri presenti nella placca, trasformano gli zuccheri in acidi, i quali possono intaccare prima lo smalto e poi la dentina, dando luogo alla formazione di una cavità (carie dentale) che, se non curata, può ingrandirsi distruggendo progressivamente il dente. I residui di cibo, possono provocare alitosi.
Controlli dentistici regolari, permettono al vostro dentista di diagnosticare e/o trattare malattia parodontale e carie durante lo stadio iniziale.
PROTESI MOBILE. Se non pulita correttamente, può alloggiare particelle di cibo e batteri, causa di alitosi.
BOCCA SECCA (XEROSTOMIA). La saliva contribuisce all'autodetersione della bocca. In caso di diminuzione del flusso salivare, dovuto a farmaci, problemi alle ghiandole salivari o continua respirazione attraverso la bocca, potreste avere condizioni di bocca secca, con maggior ristagno di placca e residui alimentari, causa di alitosi. Per stimolare la produzione di saliva, potrebbero essere utili caramelle o gomme senza zucchero, oltre all'aumento della quantità di liquidi assunti quotidianamente.
FUMO. Il fumo dà luogo ad alito cattivo (oltre a macchie ai denti, irritazione dei tessuti, riduzione della capacità di gustare i cibi ed aumento del rischio di malattia parodontale), in quanto provoca una diminuzione della fluidità salivare. Inoltre, i residui del fumo di tabacco, aderendo ai denti e alle mucose della bocca, favoriscono la crescita dei batteri reponsabili dell'alitosi. Cercate di smettere o di ridurre il numero di sigarette giornaliere. Si è rilevato che anche l'esposizione al fumo passivo può provocare alitosi.
FARMACI. Alcuni farmaci (ad esempio alcuni tipi di antipertensivi e psicofarmaci) possono provocare alitosi o, a causa di sostanze in essi contenute o, indirettamente, diminuendo la produzione di saliva.
FATTORI ORMONALI. L'alitosi può essere collegata a fattori ormonali come gravidanza e periodo mestruale.
Il nemico n.°1 dei nostri denti e delle nostre gengive è la placca batterica. Questa consiste in una pellicola bianco-grigiastra che si deposita sulla superficie dei nostri denti e sul bordo gengivale. Se con lo spazzolamento non viene rimossa quotidianamente si trasforma in tartaro in pochissimo tempo (24/36 ore). La conseguenza è l'infiammazione acuta delle gengive con possibili gravi conseguenze: recessioni, perdita di osso, mobilità dentaria, sanguinamento, ecc.. Da qui la grandissima importanza di una più che scrupolosa igiene orale domiciliare che si deve effettuare costantemente dopo i pasti principali con le opportune metodiche di spazzolamento, con l'uso del filo interdentale, con i collutori. Fondamentali sono comunque le sedute di igiene professionale dal dentista che consistono in detartrasi con ultrasuoni, curettage gengivale, levigatura radicolare e che devono essere effettuate con cadenza almeno semestrale. Solo in questo modo ci si può garantire una salute orale completa allontanando i rischi di carie, gengivite, alitosi, malattia parodontale, ecc..
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